In questi giorni abbiamo portato a scuola dei frutti autunnali: mele, nespole, giuggiole, mandarini...
Insieme li abbiamo osservati, sbucciati, assaggiati e infine... ahimè, abbiamo dovuto impegnarci per la verifica del testo descrittivo.
Ecco un "piccolo assaggio" dei nostri testi.
La mela
Le mele non si trovano solo in
autunno ma sono frutti che si trovano tutto l’anno, però le più buone sono
quelle autunnali!
Oggi descrivo la mela che la
maestra mi ha consegnato.
E’ a forma quasi sferica, ma un po’ schiacciata a tutte e due le estremità;
il picciolo è flessibile e corto.
La buccia è di color giallo
tenue, con tante striature rosso scuro
che sfumano verso il rosso chiaro e con
picchiettature marrone cammello; quando la
giro verso la luce, noto che è molto lucida.
La sfioro e la sento fredda,
molto soda e liscia.
Quando la maestra mi divide a
metà la mela, vedo racchiusi in una polpa giallognola tre semini marrone scuro, a forma di goccia, con le estremità
nere.
La odoro e sento un buonissimo
profumino, fresco e invitante.
Finalmente la mordo, scrocchia in
bocca e sento un sapore dolce e squisito.
Una mia compagna ci ha fatto
conoscere un proverbio che dice: ”Una mela al giorno toglie il medico di torno”.
Le nespole
Oggi descrivo
le nespole che abbiamo lasciato nell’armadio a maturare per circa venti giorni.
La
nespola è un frutto autunnale e oggi l’ assaggio per la prima volta.
Quella
che osservo ha la forma tondeggiante, è piccola, quasi sferica e, ad una
estremità, c’è una specie di coroncina a cinque punte.
La
buccia è color marroncino con delle striature bordò, sembra colorata a “puntinismo”
perché ha dei puntini color ocra.
Quando
la sfioro è rugosa e molto ruvida; la
apro: la polpa è biancastra all’estremità, al
centro invece, è color caffèlatte.Vedo che racchiude tanti piccoli semi scuri e ovali.
L’assaporo:
la polpa è molto dolciastra e i semi sono molto aspri.
Oggi
ho scoperto anche un proverbio: ”Il tempo e la paglia maturano le nespole”,
infatti questo frutto autunnale non matura sull’albero, ma nelle cassette, al
calduccio tra la paglia.
Catturiamo la magia dell'Autunno, cioè le foglie e gli ultimi fiori e imprigioniamoli nelle nostre presse, prima che il vento e il freddo ci rubi per sempre i loro caldi colori.
Ecco la pressa di nonna Annamaria...
la nonna più creativa che ci sia!